2023 - Progetto per la Scuola elementare Ginestra
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località: San Giorgio del Sannio
progetto di concorso: 2022
esito: 1° premio della giuria
progetto esecutivo: 2023
raimondo consolante (capogruppo), francesca zoppoli, fioravante (ivan) colella con vincenzo ricciardi
progettazione esecutiva con general engineering, antonello mandarino, francesco calandriello
Il progetto è risultato vincitore del Concorso di progettazione bandito dal Ministero dell'Istruzione per le Scuole Innovative finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Scuola Ginestra a San Giorgio del Sannio ha un ruolo centrale nell’omonimo quartiere della cittadina sannita ed insieme al limitrofo asilo costituisce un polo dell’educazione che a partire dagli spazi aperti e dai giardini assume una valenza civile importante. L’immagine dell’edificio attuale, risulta dimessa e inadeguata a rappresentare il ruolo dell’istituzione educativa e si associa al tono mediocre dell’edilizia del quartiere non trovando, inoltre, osmosi con il luogo, a cominciare dalla vicina Piazza Leopardi che potrebbe avere una notevole valenza simbolica e che invece si riduce a piazzale asfaltato di parcheggio.
La scuola si insedia secondo la stessa giacitura dell’edificio da demolire. Il nuovo intervento non vuole disegnare una polarità urbana eclatante, bensì un’architettura che si inserisce nella città con sobria naturalezza, non destinata a stupire bensì a convincere, accompagnando la vita quotidiana degli abitanti e dei piccoli studenti. Solidi fronti in mattoni si alternano ad estroverse vetrate, giardini di forme e dimensioni differenti cingono la scuola e planano a terra quasi a custodire e rassicurare gli spazi interni, il tetto diventa piano vivo con una parte trattata a giardino ed orti pensili, un’altra che imposta un playground per attività di gioco all’aperto.
L’ingresso si conferma al cospetto di Piazza Leopardi che, qualora l’ente locale ritenesse utile, potrebbe essere completamente ripavimentata con i materiali di risulta delle demolizioni, con un battuto di cemento a differenti pigmenti colorati in pasta, con inserti di colore giallo e cobalto ad evocare La Ginestra leopardiana, fiore giallo che inebria il suo aspro profumo nell’azzurro del cielo. Il fronte lungo la strada si declina per muri in mattoni che affiancano l’accesso. Uno si apre con quattro vetrate corrispondenti ad altrettante aule, davanti alle quali, all’esterno, si disegna un’aiuola ed un sedile in cemento bianco, il sedile del primo incontro tra i bambini, alunni della scuola. L’altro è chiuso e più basso per un tratto, cingendo il giardino segreto della scuola, visibile solo dall’amministrazione. Sul retro, sul fronte opposto di Via Marconi, un’altra lunga parete prospetta sul giardino delle aule con sei vetrate. I fronti brevi sono di altro tenore, con muri di cemento bianco che arretrano a disegnare un terzo giardino che si apre in corrispondenza dello spazio aperto dell’asilo: il giardino delle relazioni. La progettazione esecutiva ha dovuto rinunciare per motivi economici al tetto playground e agli orti pensili.
località: San Giorgio del Sannio
progetto di concorso: 2022
esito: 1° premio della giuria
progetto esecutivo: 2023
raimondo consolante (capogruppo), francesca zoppoli, fioravante (ivan) colella con vincenzo ricciardi
progettazione esecutiva con general engineering, antonello mandarino, francesco calandriello
Il progetto è risultato vincitore del Concorso di progettazione bandito dal Ministero dell'Istruzione per le Scuole Innovative finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Scuola Ginestra a San Giorgio del Sannio ha un ruolo centrale nell’omonimo quartiere della cittadina sannita ed insieme al limitrofo asilo costituisce un polo dell’educazione che a partire dagli spazi aperti e dai giardini assume una valenza civile importante. L’immagine dell’edificio attuale, risulta dimessa e inadeguata a rappresentare il ruolo dell’istituzione educativa e si associa al tono mediocre dell’edilizia del quartiere non trovando, inoltre, osmosi con il luogo, a cominciare dalla vicina Piazza Leopardi che potrebbe avere una notevole valenza simbolica e che invece si riduce a piazzale asfaltato di parcheggio.
La scuola si insedia secondo la stessa giacitura dell’edificio da demolire. Il nuovo intervento non vuole disegnare una polarità urbana eclatante, bensì un’architettura che si inserisce nella città con sobria naturalezza, non destinata a stupire bensì a convincere, accompagnando la vita quotidiana degli abitanti e dei piccoli studenti. Solidi fronti in mattoni si alternano ad estroverse vetrate, giardini di forme e dimensioni differenti cingono la scuola e planano a terra quasi a custodire e rassicurare gli spazi interni, il tetto diventa piano vivo con una parte trattata a giardino ed orti pensili, un’altra che imposta un playground per attività di gioco all’aperto.
L’ingresso si conferma al cospetto di Piazza Leopardi che, qualora l’ente locale ritenesse utile, potrebbe essere completamente ripavimentata con i materiali di risulta delle demolizioni, con un battuto di cemento a differenti pigmenti colorati in pasta, con inserti di colore giallo e cobalto ad evocare La Ginestra leopardiana, fiore giallo che inebria il suo aspro profumo nell’azzurro del cielo. Il fronte lungo la strada si declina per muri in mattoni che affiancano l’accesso. Uno si apre con quattro vetrate corrispondenti ad altrettante aule, davanti alle quali, all’esterno, si disegna un’aiuola ed un sedile in cemento bianco, il sedile del primo incontro tra i bambini, alunni della scuola. L’altro è chiuso e più basso per un tratto, cingendo il giardino segreto della scuola, visibile solo dall’amministrazione. Sul retro, sul fronte opposto di Via Marconi, un’altra lunga parete prospetta sul giardino delle aule con sei vetrate. I fronti brevi sono di altro tenore, con muri di cemento bianco che arretrano a disegnare un terzo giardino che si apre in corrispondenza dello spazio aperto dell’asilo: il giardino delle relazioni. La progettazione esecutiva ha dovuto rinunciare per motivi economici al tetto playground e agli orti pensili.
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